domenica 5 agosto 2012

E' nel suo oggi



C’è quel figlio con cinquemila euro di paghetta, facilmente il padre gli scaricherà la propria disfatta, dopo una festa dove ci si saluta con il palpeggio, è tutta un’esistenza di lungo e quieto cazzeggio.

Quando è saltato per aria so che ero appena nata, lo commemoro ogni anno, ma sa di sceneggiata, il pianto di quelle vicende tuttora incomprese, relegate ad uno Stato di omissioni e di offese.


E poi scopro te. Sogni proprio come me. Scrivi, scrivi ancora un po’. Ho bisogno di credere che esiste l’eccezione, che sono già al suo fianco…


Ha vinto lei come per tutti i mille pronostici, eppure sa più di copione con scontate e triti attrici.
È morta una ragazza e poi sette vite perdute; la cultura si è fermata, ma non pure i mercati.

Civiltà è avere vestiti firmati e carte di credito, ma il mio gatto aveva le sue fusa per reddito.
Si stanno ammazzando davanti ad uno stadio, no, non certo per un’ideale utopico e illusorio.

E poi arrivi te. Sogni ancora come me. Suona, suona ancora un po’. Ho bisogno di credere, che sarai l’eccezione, che sono già al suo fianco…


La ricerca ormai si occupa dei tanti ricercatori, dispersi per il mondo; fuori casa fanno futuri.  
Il talento viene sempre e subito riconosciuto, solo che non rientra mai nei piani degli affari.

Fra dieci anni vedremo un film in sua memoria, ma non sarà una scusante dire poi che ha fatto la storia. Ad un eroe negato dedicherei pensieri profondi, ma la gente spesso preferisce i luoghi comuni.  


Ma è nel suo oggi che vale arrabbiarsi. È nel suo oggi che voglio ancora urlare. È nel suo oggi che sdegnarsi ancora vale. Perché voglio che tu mi senta nel mio oggi.

Anche se spesso ad indignarsi ancora si viene presi solo per ingenui.
Anche se so che penserai che queste sono solo belle parole.


E poi scopro te. Sogni proprio come me. Balla, balla ancora un po’. Ho bisogno di credere che esiste l’eccezione, che sono già al tuo fianco…


Perché è nel suo oggi che il migliore deve trionfare. È nel suo oggi che il male deve abdicare. È nel suo oggi che dovrebbe essere ascoltato. È nel suo oggi che si sa non verrà mai amato.


E poi guardo te. Sogni sempre come me. Canta, canta ancora un po’… 

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